Parco nazionale del Bénoué
Parco nazionale del Bénoué | |
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Parc national de la Bénoué | |
Tipo di area | Parco nazionale |
Codice WDPA | 607 |
Class. internaz. | IUCN Categoria II |
Stato | Camerun |
Regioni | Bénoué |
Superficie a terra | 1800 km² |
Provvedimenti istitutivi | 1968 |
Mappa di localizzazione | |
Il parco nazionale del Bénoué è un parco nazionale del Camerun designato riserva della biosfera dall'UNESCO[1]. Copre una superficie di 180.000 ettari. Costeggia il fiume Bénoué[2], che con un tratto di oltre 100 km delimita il confine orientale del parco. La strada statale per Tcholliré passa attraverso la parte settentrionale del parco. Il confine occidentale è costituito dalla strada principale che collega la città di Garoua a nord con Ngaoundéré a sud[3]. Il parco può essere raggiunto da nord arrivando da Ngaoundéré[4].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1932 l'area venne dichiarata riserva faunistica. Questa venne promossa a parco nazionale nel 1968 e nel 1981 divenne una riserva della biosfera[3].
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Il parco nazionale è situato nella parte nord-orientale del Camerun, nel dipartimento del Bénoué. Si trova nella cintura di savana del Bénoué, un'umida savana boscosa[5] estesa tra le città di Garoua a nord e di Ngaoundéré a sud. Suo fiume principale è il Bénoué[2], che con un tratto di oltre 100 km delimita il confine orientale del parco.
L'altitudine del parco varia tra i 250 e i 760 m sul livello del mare. Le zone più elevate sono caratterizzate da grandi massicci rocciosi, mentre pianure ondulate e foreste caratterizzano le quote inferiori[3]. Otto riserve di caccia, con una superficie totale di 520.378 ettari, circondano il parco, fatta eccezione per la parte che corre lungo la strada principale[1].
Flora e fauna
[modifica | modifica wikitesto]L'habitat principale che caratterizza il parco nazionale del Bénoué è la prateria boscosa. Al suo interno sono presenti vari tipi di bosco, da quelli di tipo sudanese dominati da alberi di Isoberlinia delle regioni centro-meridionali, alla prateria boscosa di essenze miste, più aperta e con alberi meno elevati, del settore settentrionale, alle foreste secche di Anogeissus, fino alle foreste riparie semi-sempreverdi che crescono lungo il Bénoué e i suoi affluenti principali.
Nel parco vive una piccola popolazione di circa 30 leoni, appartenenti alla sottospecie del leone del Senegal, a rischio di estinzione[6]. Sono presenti anche elefanti, iene maculate, cobi, facoceri e scimmie. Tra i grandi ungulati predominano antilopi quali il kob, l'alcelafo occidentale, l'eland di Lord Derby e il cobo, nonché il bufalo. Il parco nazionale del Bénoué è l'unico luogo in Africa dove per i visitatori è maggiore la probabilità di avvistare l'eland di Lord Derby, la più grande antilope africana[4]. Nel parco è presente anche il licaone, sebbene qui sia meno numeroso che nel parco nazionale del Faro[7]. Il parco nazionale del Bénoué è famoso per le sue colonie di ippopotami[2]. Oltre agli ippopotami, nei fiumi sono comuni anche i coccodrilli.
Il parco nazionale del Bénoué costituisce una Important Bird Area (IBA), e recenti sopralluoghi vi hanno registrato la presenza di 306 specie di uccelli. Durante la stagione secca, i banchi di sabbia rimasti esposti dal ritirarsi delle acque del fiume Bénoué forniscono un habitat adatto per pivieri e altri uccelli acquatici[3]. Tra le specie più comuni figurano la tortora di Adamawa, il guardiano dei coccodrilli, il gruccione golarossa, il prinide alirosse, la pernice sassicola e il turaco violetto[8].
Popolazione
[modifica | modifica wikitesto]La maggior parte degli esseri umani che vivono nel parco conducono vita nomade. Gli abitanti del parco collaborano con i guardaparco e i conservazionisti, occupando ruoli di educatori presso le comunità[1]. Nel parco è stato documentato almeno un caso di cleptoparassitismo, in cui alcuni uomini hanno derubato i leoni della loro preda[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c John Nchami, Putting the park in the hands of the people, su scienceinafrica.co.za, Science in Africa, 18 settembre 2010. URL consultato il 19 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2010).
- ^ a b c WILDLIFE NATIONAL PARKS, su cameroonconsul.com, Consulate of the Republic of Cameroon - Sydney, Australia. URL consultato il 19 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2011).
- ^ a b c d BirdLife IBA Factsheet CM007 - Bénoué National Park, su birdlife.org, BirdLife International. URL consultato il 19 settembre 2010.
- ^ a b Jim Hudgens e Richard Trillo, The rough guide to West Africa, Rough Guides, 2003, p. 1241, ISBN 1-84353-118-6.
- ^ Antelopes: global survey and regional action plans, Union internationale pour la conservation de la nature et de ses ressources. Antelope Specialist Group, IUCN, p. 159, ISBN 2-8317-0016-7. URL consultato il 19 settembre 2010.
- ^ Marjolein Schoe, Hans H. De Iongh e Barbara M. Croes: Humans displacing lions and stealing their food in Bénoué National Park, North Cameroon. African Journal of Ecology. Volume 47, Issue 3, pages 445-447, September 2009.
- ^ Rosie Woodroffe, Joshua Ross Ginsberg e David Whyte Macdonald, The African wild dog: status survey and conservation action plan, IUCN/SSC Candid Specialist Group, 1997, pp. 20-22, ISBN 2-8317-0418-9.
- ^ Bird Watching in Cameroon, su camtours.org. URL consultato il 19 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2010).
- ^ Matt Walker, Lions in Cameroon are having their kills stolen from under their noses by hungry villagers., su news.bbc.co.uk, BBC, 24 luglio 2009. URL consultato il 19 settembre 2010.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Theodore B. Mayakaa, Wildlife Co-Management in the Benoue National Park-Complex, Cameroon: A Bumpy Road to Institutional Development, Elsevier, World Development, Volume 30, Nummer 11, 2002, Seiten 2001 - 2016 (16).
- Theodore B. Mayakaa, Johannes D. Stigter, Ignas M. A. Heitkönig e Herbert H. T. Prins, A population dynamics model for the management of Buffon's kob (Kobus kob kob) in the Bénoué National Park Complex, Cameroon, 2001.
- M. A. Stark, Relationship between fire and basal scarring on Afzelia africana in Benoue National Park, Cameroon African Journal of Ecology, Volume 24, Issue 4, pgg. 263-271.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file del Parco nazionale del Bénoué
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